Tempio del Canova

Il Tempio del Canova è costruito su un’altura soleggiata a poche centinaia di metri dalla Gipsoteca.

Di imponente costruzione neoclassica, poggia su tre ampie gradinate di diversa pendenza e su di un vasto acciottolato di ‘cogoli’ bianchi e nerastri, raccolti sul Piave e disposti in artistiche forme geometriche.

Il Tempio di Possagno fu progettato da Antonio Canova (1757-1822) e disegnato da Pietro Bosio, con suggerimenti dell’architetto Antonio Selva. Canova pose la prima pietra l’11 luglio 1819.

Nel Tempio del Canova si possono distinguere tre elementi architettonici, l’uno inserito nell’altro, come fossero parti armoniche di una ideale successione: il colonnato, che richiama il Partenone di Atene; il corpo centrale, simile al Pantheon di Roma; l’abside dell’altare maggiore, elevata di sei gradini rispetto agli altri due elementi. Le tre parti possono essere considerate i simboli di tre età della storia: la civiltà greca, la cultura romana e infine la grandezza cristiana, compimento ultimo e salvifico della storia di ogni singolo uomo e di tutto l’universo, che trova il suo significato profondo nel mistero della Trinità, raffigurata nella pala dell’altare maggiore.
Il diametro esterno è di m. 35,764, quello interno è di 27,816; lo spessore dei muri quindi di m. 7,948, parzialmente utilizzato dai corridoi interni e dalle scale di accesso alla cupola e ai vani superiori.

L’atrio è lungo m. 27,816 (dunque uguale al diametro interno e all’altezza della cupola); l’atrio è largo m. 9,272 (giusto un terzo della lunghezza). Il pronao è sorretto da una doppia fila di otto colonne, di ordine dorico come il capitello, sostenenti un architrave di ordine attico. La pietra delle colonne chiamata lumachella (materiale calcareo, ricco di gusci di conchiglie) proviene dalle cave oggi dismesse in comune di Cavaso, visibile anche dall’atrio del Tempio. Tra una linea e l’altra di colonne vi è la distanza di m. 2,964; tra una colonna e l’altra vi è la distanza di m. 1,69, uguale alla misura del diametro di base di ciascuna colonna. Ogni colonna, di slancio rastremato,misura in altezza m. 10,14.

l grande portone d’entrata è sostenuto da due formidabili stipiti monolitici di lumachella alti ciascuno m. 7,032, larghi m. 1,043 e dello spessore di m. 0,51; l’architrave ha una lunghezza di m. 4,40. Le due porte laterali di ridotte dimensioni, sono ricavate entro due grandi nicchie. Il frontone porta scolpite le parole latine DEO OPT MAX UNI AC TRINO: “Tempio dedicato a Dio ottimo e massimo, uno e trino”. Il timpano del frontone è spoglio; quattro gradinoni fanno da base alla cupola, costruita in ‘masiero e mattoni possagnesi’, e ricoperta a squame di pietre di Cesio nel feltrino e terminante con la vera dell’occhio.

L’occhio della cupola (che è anche chiave della volta) ha il diametro di m. 5,33. Il diametro dell’interno del tempio è di m. 27,816, uguale all’altezza e, come si è visto, alla lunghezza del colonnato. La volta della cupola semisferica poggia su una graziosa cornice con fregi dorati ed è decorata da 224 lacunari, in sette file orizzontali concentriche; ogni cassettone, al centro, ha un rosone di legno dorato, opera di intaglio di quattordici diverse forme. Dal centro della cupola poi discende la luce, che si espande dall’alto con temperamento assai vago. Vi fa specchio il bel pavimento interno commesso prima a compartimenti di pietre bianche e rosse, e poi, esattamente sotto l’occhio della luce stessa, con ordine circolare di marmi in più colori.

Orari di apertura:
aperto dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 14.00 alle 17.00 (con ora solare);
aperto dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 18.00 (con ora legale);
Chiuso il lunedì
 
Il Tempio del Canova è costruito su un’altura soleggiata a poche centinaia di metri dalla Gipsoteca.

Di imponente costruzione neoclassica, poggia su tre ampie gradinate di diversa pendenza e su di un vasto acciottolato di ‘cogoli’ bianchi e nerastri, raccolti sul Piave e disposti in artistiche forme geometriche.

Il Tempio di Possagno fu progettato da Antonio Canova (1757-1822) e disegnato da Pietro Bosio, con suggerimenti dell’architetto Antonio Selva. Canova pose la prima pietra l’11 luglio 1819.

Nel Tempio del Canova si possono distinguere tre elementi architettonici, l’uno inserito nell’altro, come fossero parti armoniche di una ideale successione: il colonnato, che richiama il Partenone di Atene; il corpo centrale, simile al Pantheon di Roma; l’abside dell’altare maggiore, elevata di sei gradini rispetto agli altri due elementi. Le tre parti possono essere considerate i simboli di tre età della storia: la civiltà greca, la cultura romana e infine la grandezza cristiana, compimento ultimo e salvifico della storia di ogni singolo uomo e di tutto l’universo, che trova il suo significato profondo nel mistero della Trinità, raffigurata nella pala dell’altare maggiore.
Il diametro esterno è di m. 35,764, quello interno è di 27,816; lo spessore dei muri quindi di m. 7,948, parzialmente utilizzato dai corridoi interni e dalle scale di accesso alla cupola e ai vani superiori.

L’atrio è lungo m. 27,816 (dunque uguale al diametro interno e all’altezza della cupola); l’atrio è largo m. 9,272 (giusto un terzo della lunghezza). Il pronao è sorretto da una doppia fila di otto colonne, di ordine dorico come il capitello, sostenenti un architrave di ordine attico. La pietra delle colonne chiamata lumachella (materiale calcareo, ricco di gusci di conchiglie) proviene dalle cave oggi dismesse in comune di Cavaso, visibile anche dall’atrio del Tempio. Tra una linea e l’altra di colonne vi è la distanza di m. 2,964; tra una colonna e l’altra vi è la distanza di m. 1,69, uguale alla misura del diametro di base di ciascuna colonna. Ogni colonna, di slancio rastremato,misura in altezza m. 10,14.

l grande portone d’entrata è sostenuto da due formidabili stipiti monolitici di lumachella alti ciascuno m. 7,032, larghi m. 1,043 e dello spessore di m. 0,51; l’architrave ha una lunghezza di m. 4,40. Le due porte laterali di ridotte dimensioni, sono ricavate entro due grandi nicchie. Il frontone porta scolpite le parole latine DEO OPT MAX UNI AC TRINO: “Tempio dedicato a Dio ottimo e massimo, uno e trino”. Il timpano del frontone è spoglio; quattro gradinoni fanno da base alla cupola, costruita in ‘masiero e mattoni possagnesi’, e ricoperta a squame di pietre di Cesio nel feltrino e terminante con la vera dell’occhio.

L’occhio della cupola (che è anche chiave della volta) ha il diametro di m. 5,33. Il diametro dell’interno del tempio è di m. 27,816, uguale all’altezza e, come si è visto, alla lunghezza del colonnato. La volta della cupola semisferica poggia su una graziosa cornice con fregi dorati ed è decorata da 224 lacunari, in sette file orizzontali concentriche; ogni cassettone, al centro, ha un rosone di legno dorato, opera di intaglio di quattordici diverse forme. Dal centro della cupola poi discende la luce, che si espande dall’alto con temperamento assai vago. Vi fa specchio il bel pavimento interno commesso prima a compartimenti di pietre bianche e rosse, e poi, esattamente sotto l’occhio della luce stessa, con ordine circolare di marmi in più colori.

Orari di apertura:
legale 9-12 e 15-18;
solare 9-12 e 14-17.
Aperto anche il lunedì
 

 
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